Si parla del Merlot sin dal 1700, ma la prima descrizione dettagliata appartiene al Rendre (1854). Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità. In Italia il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali in Friuli, Trentino, Veneto, ed Emilia-Romagna sin dalla fine dell’Ottocento, ma è ormai diffuso in molte altre regioni, con risultati a volte sorprendenti, anche senza l’apporto di altre uve, come per esempio in Sicilia dove si trovano interpretazioni di Merlot in purezza di grande interesse enologico (e commerciale, di conseguenza), proprio perché il Merlot, nell’adattarsi a questo clima dalla forte impronta solare mostra un altro aspetto della sua versatile personalità, con sapori più caldi e speziati. Anche la Toscana produce diversi merlot in purezza divenuti famosi, in quanto il suo territorio, specie il bolgherese, si presta molto bene a questo vitigno. Ad ogni modo, il merlot (come lo chardonnay) è coltivato in tutte le regioni italiane, perché ha alte doti di adattabilità.
Merlot
Vino sfuso Merlot


Storia
Caratteristiche
Il colore è rosso granato tendente talvolta al rosso mattone con l’invecchiamento, il suo profumo è vinoso, gradevole, il sapore pieno, morbido, armonico di giusto corpo.
Abbinamenti
Il Merlot è un vino che si abbina bene a carni rosse, come il rost beef, a bolliti, arrosti, formaggi stagionati, pollame e coniglio in umido. Può considerarsi anche vino da tutto pasto a seconda delle tipologie.
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